Finora si era pensato ad altro: cambiamenti ormonali, età, fattori di rischio cardiovascolari e predisposizione genetica. Ma un nuovo studio attribuisce allo stress e all’insonnia un ruolo chiave nello sviluppo delle aritmie cardiache nelle donne in post-menopausa
Senza adeguate risorse la riforma della non autosufficienza, arrivata finalmente nella fase della scrittura dei decreti delegati, rischia di restare una semplice enunciazione di buoni propositi.
C’è anche chi solo sta bene, ma il risultato non cambia. L’isolamento sociale di per sé, indipendentemente da come viene vissuto, provoca un restringimento del volume cerebrale che favorisce l’insorgere della demenza. Le aree più colpite sono infatti quelle associate alla memoria
«Coinvolgere sempre più il paziente, nel rispetto rigoroso della normativa stabilita dalle Autorità competenti, è un obiettivo che le imprese farmaceutiche hanno nel loro DNA»
Più dell'intero bilancio dell'Ue destinato a ricerca, agricoltura, infrastrutture ed energia Nel 2023 le malattie cardiovascolari (CVD) costeranno all’Unione europea circa 282 miliardi di euro.
FISH è stata audita dalle commissioni riunite Affari costituzionali ed Affari sociali del Senato della Repubblica sull’Atto di Governo 69 relativo allo schema di decreto legislativo concernente l’accessibilità alle pubbliche amministrazioni da parte dei cittadini con disabilità e la tutela dei lavoratori con disabilità presso le pubbliche amministrazioni, Atto di Governo che si inserisce nella cornice più ampia della Legge delega n. 227 del 2021 (nota come legge delega sulla disabilità).
Il principale rischio neurologico è dato dai colpi di calore. Quali sono le conseguenze e i rischi neurologici del caldo sull'uomo? Il rischio più grande è quello del colpo di calore, mentre il caldo non aumenta il rischio di ictus. Lo ha spiegato al Medico risponde Massimo Del Sette, direttore Neurologia Policlinico san Martino Genova: "In queste giornate di caldo terribile bisogna pensare anche alle conseguenze neurologiche: la più grave è il colpo di calore, condizione dovuta al caldo, ma anche alla disidratazione, all'aumento delle temperature per esposizione eccessiva alle temperature elevate che può arrivare a condizioni molto gravi.
Le prove attualmente disponibili suggeriscono che lo svapo è un rischio per la salute. La nuova dichiarazione dell'American Heart Association, frutto dell’analisi degli studi più recenti, invita a studiare gli effetti a lungo termine su consumatori di tutte le età
TEMPO DI VACANZE
Certi di fare cosa gradita, condividiamo il documento di sintesi dell'evento di Motore Sanità, dal titolo "BUONA SALUTE”, svoltosi a Milano presso il Palazzo Lombardia l'11 maggio ultimo scorso
Uno studio danese ha valutato l’impatto dell’emicrania sulla salute cardiovascolare. Uomini e donne hanno un aumentato rischio di ictus ischemico. Le donne hanno un rischio aggiuntivo di infarto e ictus emorragico
“Un progetto combinato con le cooperative sociali e con le forme associative della medicina generale, in particolare le aggregazioni funzionali territoriali (AFT), che veda i medici e gli assistenti sociali collaborare per l’assistenza domiciliare agli anziani”. È questa la proposta che la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ha presentato oggi, per voce del Segretario Roberto Monaco, al Tavolo di ascolto della Presidenza del Consiglio dedicato alla Legge delega sugli anziani.
Gli italiani sono tra i primi per aspettativa di vita, ma tra gli ultimi se si considerano gli anni passati in salute prima della morte. Dall’alimentazione sana al benessere psichico, le regole della longevità per vivere il più a lungo possibile stando davvero bene
Giovedì 25 maggio si è svolto, nella cornice della Sala del Refettorio della Camera dei deputati, il Convegno organizzato dall’Associazione Culturale Nazionale ONLUS “Giuseppe Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti” sul tema “Registri e piani terapeutici: prescrizioni di Medicina burocratizzata. Governance o limite per l'accesso alle cure per i cittadini? Parola d’ordine semplificazione”.
La maggior parte dei giovani è convinta che la prevenzione non serva a molto e che i comportamenti non influenzino la salute cardiovascolare. Lo dimostrano i dati di un un’indagine su 10mila studenti di età compresa tra i 12 e 19 anni, condotta dall’Associazione Laboratorio Adolescenza e Istituto di ricerca IARD, in collaborazione con la Fondazione A. De Gasperis di Milano. I risultati dell’indagine sono stati rilanciati e accolti con preoccupazione dagli esperti della Fondazione “Il Cuore Siamo Noi”, in occasione della giornata dedicata alla lotta ai fattori di rischio prevenibili.
Le malattie cardiovascolari (CV) rappresentano, a tutt’oggi, il maggior killer delle donne a livello globale, sia nelle aree più industrializzate che in quelle più rurali. Solo nel 2019, a 275 milioni di donne nel mondo è stata diagnosticata una patologia cardiovascolare e, di queste, 9 milioni sono decedute per essa¹. Per molti anni, si è ritenuto che le donne in età fertile fossero protette dal rischio di eventi cardiovascolari grazie alla produzione estrogenica, generando un falso ottimismo riguardo al loro grado di protezione, e questo avrebbe contribuito a sottostimare il proprio rischio CV.
La dieta sana regala i benefici di 4mila passi in più al giorno perché potenzia gli effetti degli allenamenti, migliorando il fitness cardio-respiratorio. Lo dimostra uno studio sull’European Journal of Preventive Cardiology