Attività, notizie ed eventi

Sono una donna: l'ictus colpisce anche me

10 Marzo 2014


 

Ginevra, 8 marzo 2014 -  Oggi l'Organizzazione Mondiale contro l’Ictus (World Stroke Organization), nell'occasione della Giornata Internazionale della Donna, tributa un omaggio alle donne che hanno combattuto, sono sopravvissute, hanno in cura le persone care che hanno avuto un ictus. L'ictus è la principale causa di invalidità a lungo termine, senza rispetto per età, sesso. etnia o nazione.
 
Sono 17 milioni le persone che nel mondo sono colpite da ictus ogni anno. Ogni due secondi qualcuno, sia esso un adulto, o un bambino, un uomo o una donna, vecchio o giovane, è colpito da ictus. Una donna su cinque è a rischio di ictus, contro un uomo su sei. Su ogni dieci morti per ictus, sei sono di donne e questo è attribuito in gran parte al fatto che l'ictus nelle donne avviene in età più tarda che negli uomini, data la loro maggiore aspettativa di vita. Il numero più alto di ictus avviene nelle donne più anziane. Le donne inoltre tendono ad avere delle conseguenze più gravi che negli uomini, come è mostrato da invalidità più severe e una maggior probabilità di invalidità permanente

Il prof. Stephen Davis, Presidente del W.S.O. fa notare che "le donne sono particolarmente colpite dall'ictus. Esse hanno un più alto tasso di mortalità per questa causa che gli uomini e vi sono anche rischi specifici del sesso, quali la gravidanza e le terapie ormonali. Alcune sottospecie di ictus, quali la trombosi delle vene cerebrali e l'emorragia sub-aracnoide, sono molto più comuni nelle donne.

Infine il peso maggiore dell'assistenza ricade sulle donne.

Per queste ragioni, nella Giornata Internazionale delle Donne,  ci piace di poter dare un aiuto nell'aumentare la consapevolezza circa la sfida particolare che l'ictus pone alle donne".

Le donne sono alla base della maggior parte delle società. Esse sono le nostre madri, sorelle, nonne, e compagne. Ogni anno 3,2 milioni di donne muoiono di ictus, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Questa cifra non include un gran numero di donne che hanno una invalidità a lungo termine a causa di un ictus. Le donne sono a più alto rischio di ictus che gli uomini, dovuto ad una più alta incidenza tra loro di emicrania, depressione, diabete e ritmo del cuore anormale, conosciuto come fibrillazione atriale

 Le donne che vivono in ambienti dalle risorse limitate trovano ostacoli ancora maggiori nell'accedere a  una prevenzione a costi ragionevoli, a scoperta e trattamento alle prime avvisaglie, a causa delle disparità tra i sessi, delle responsabilità familiari e dei costi nell',ottenere la cura della propria salute.

Questi fattori vanno a comporsi a sistemi di sanità che mancano di riconoscere e di rispondere alle specifiche necessità delle donne.

Molto più spesso che no, le donne sopportano la responsabilità di aver cura di un membro della famiglia o di un amico che si riprende dopo un ictus. Come spiega il Dott. Erin Lator, Presidente della Campagna Mondiale contro l'Ictus, "circa il 65 per cento di coloro che sopravvivono all'ictus rimangono con una invalidità che impedisce loro di portare avanti le loro attività quotidiane senza assistenza. Stiamo parlando della attività di tutti i giorni: mangiare, camminare, pensare e comunicare. Le necessità dei sopravvissuti all'ictus troppo spesso sono lasciate alla cura delle mogli, madri e figlie dato che il sistema sanitario non è strutturato per prendersene cura"

La Giornata Internazionale delle Donne non è soltanto il momento per celebrare l'importante ruolo che le donne hanno nel dare supporto a coloro colpiti da ictus, ma è anche una opportunità per ricordare alle donne di intraprendere i passi necessari per ridurre  il rischio prendendosi cura di se stesse.

Sulla Organizzazione Mondiale contro l'Ictus (W.S.O.)
La World Stroke Organization è stata fondata nell'ottobre del 2006. La sua missione è di ridurre il pesante fardello mondiale dell'ictus attraverso la prevenzione, il trattamento e la presa in cura a lungo termine. Quale principale organizzazione internazionale contro l'ictus, la WSO punta a soddisfare la sua missione: 1) orchestrando i migliori standard per le pratiche contro la malattia, 2) aumentando presso la popolazione e i professionisti della salute la consapevolezza circa l'ictus, 3) prevenendo le insidiose malattie cerebrovascolari che possono portare a disordini, sbilanciamento, indebolimento conoscitivo di natura vascolare e cambi di comportamento, 4) influenzando le politiche per la prevenzione dell'ictus e per il miglioramento dei servizi sanitari, 5) provvedendo alla educazione nella collaborazione con organizzazione pubbliche e private, 6) facilitando il patrocinio delle persone colpite da ictus 7) orchestrando lo sviluppo dei sistemi e delle organizzazioni per le cure a lungo termine e il supporto dei colpiti da ictus e delle loro famiglie.


Con persone e organizzazioni come membri in tutto il mondo, inclusi gruppi di supporto per i colpiti da ictus. la WSO è la voce mondiale sull'ictus. La WSO è l'unica organizzazione internazionale non governativa in relazioni con la W.H.O., l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Il prof. Stephen Davis, MD, FRCP, Edin FRACP, di Melbourne, Australia, è il Presidente della World Stroke Organization.


 Contatti:

Jose Julio Divino, MPH

Campaigns and Communications

World Stroke Organization

Geneva, Switzerland

Tel +41 22 906 9123

Email: [email protected]

A.L.I.Ce. Italia ODV

  • Privacy Policy - Cookie Policy
  • Termini e condizioni
  • Login
  • sito realizzato da Studio Indaco