Troppo e male. Così mangiano 1,9 milioni di italiani che dichiarano apertamente la loro predilezione per il "cibo spazzatura": chips, fritti vari e bevande gasate. Molti di loro sono ragazzi. È quanto emerge da una ricerca del Censis che verrà presentata il prossimo 8 maggio a TuttoFood, la fiera internazionale dedicata al food & beverage organizzata da Fiera Milano che si svolgerà dall’8 all’11 maggio. Nella definizione di “ingordi” rientrano 1,2 milioni gli italiani che si autodefiniscono “persone che mangiano troppo di tutto”. Tra i più voraci ci sono gli anziani e le persone a bassa scolarità.
L’obesità per ora è sotto controllo, ma il futuro è a rischio. Con il 10,3 per cento di obesi l’Italia si colloca in Europa al penultimo posto (meglio di noi solo la Romania), molto al di sotto della media dei 28 Paesi (15,9%) e più ancora rispetto ai tassi di obesità di Australia (27,9%) e Stati Uniti (38,2%). In dieci anni, però, lo scenario potrebbe essere meno roseo: se adottassimo il modello alimentare degli Usa, nei prossimi anni il numero di obesi potrebbe salire di oltre 15 milioni di persone, con costi sanitari e sociali aggiuntivi insostenibili.
Sbagliato affidarsi alle diete "fai da te". La buona dieta italiana è la soluzione ai pericoli della cattiva alimentazione. Più di 10 milioni gli italiani con almeno 25 anni seguono diete prese da libri, riviste, social network e app. Negli ultimi anni sono anche esplose le autodiagnosi di intolleranze alimentari, con oltre 8 milioni di italiani che dichiarano di soffrirne.
Fonte: HD HealthDesk, redazione, 4 maggio 2017