Attenzione al cuore se si soffre di insonnia. Secondo uno studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology, il disturbo del sonno può aprire le porte ad infarto e ictus.
La pericolosa associazione è emersa da una meta-analisi di 15 studi sull’insonnia che hanno coinvolto 160 867 partecipanti: lungo un periodo di circa 30 anni sono stati registrati 11.702 eventi avversi.
L’insonnia si può presentare sotto varie forme, difficoltà a prendere sonno, oppure a mantenere il sonno con continui risvegli, oppure si può dormire senza però riposarsi veramente. In tutti questi tre casi il rischio di malattie cardiache e ictus aumenta rispetto a chi non ha problemi di sonno.
«Abbiamo osservato - dichiara Qiao He, della China Medical University, Shenyang, autrice dello studio - che la difficoltà iniziale ad addormentarsi, la difficoltà a mantenere il sonno, o un sonno non ristoratore sono associati a un maggiore rischio cardiovascolare, rispettivamente del 27 per cento, dell’11 per cento, e del 18 per cento»
Gli autori ipotizzano che l’insonnia possa cambiare il metabolismo e la funzione endocrina e provocare un aumento dell’attivazione simpatica, far salire la pressione arteriosa e innescare processi infiammatori, tutti fattori di rischio per le malattie cardiache.
Fonte: HD HealthDesk, 31 marzo 2017