Novità scientifiche

Prevenire per risparmiare… soldi e salute

08 Ottobre 2015


Ogni miliardo investito in prevenzione ne fa risparmiare tre in esami diagnostici, cure e riabilitazione in dieci anni. Senza contare i vantaggi in termini di salute. Proprio partendo da queste sintetiche premesse, la Fondazione Lorenzini ha presentato martedì 6 ottobre a Roma un piano triennale per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili.

Qualche dato per ricordare le dimensioni del problema: nel nostro Paese le malattie non trasmissibili sono responsabili di nove morti su dieci e rappresentano l’80% della spesa sanitaria italiana; per esempio, alla collettività le patologie cardiovascolari costano 16 miliardi l’anno, i tumori 6 miliardi e 14 i disturbi respiratori cronici; obesità e diabete richiedono al sistema sanitario rispettivamente 11 e 5 miliardi per controlli e terapie. Quest’anno avremo 363 mila nuovi casi di tumore e nel prossimo decennio più del 7% degli uomini del nostro Paese correrà il rischio di avere una malattia cardio-vascolare; le patologie respiratorie croniche colpiscono oltre 7,5 milioni di persone di entrambi i sessi; sono diabetici e obesi rispettivamente il 6% e il 10% della popolazione adulta. Patologie diverse, ma che in comune hanno gli stessi principali fattori di rischio: fumo, sedentarietà, dieta squilibrata, abuso di alcol, utilizzo di sostanze nocive come doping e droga. «Per combattere questi comportamenti scorretti – sottolinea Sergio Pecorelli, presidente della Fondazione Lorenzini e Rettore dell’Università di Brescia Health&Wealth - serve una vera e propria rivoluzione culturale. Nei prossimi tre anni saremo impegnati in un progetto che inizierà con la stesura di linee guida da parte di una commissione di esperti. Vogliamo individuare una serie di proposte concrete e realizzabili per promuovere la prevenzione come stile di vita degli italiani. Il documento - prosegue Pecorelli - sarà elaborato insieme ai ministeri della Salute e dell’Istruzione e ai rappresentati di medici, del mondo del lavoro, dell’agricoltura e dell’impresa, dello sport e dell’informazione. Solo così potremo raggiungere tutti gli angoli della società italiana». «Destinatari privilegiati» dei messaggi educazionali che nasceranno dall'iniziativa saranno i genitori. Il periodo che va dal concepimento ai primi 24 mesi del piccolo è cruciale per il benessere futuro. «I comportamenti della madre durante la gravidanza, l’allattamento o meno al seno, l’alimentazione seguita, alcuni vizi pericolosi come fumo o alcol - sottolinea Alberto Giovanni Ugazio, presidente della Commissione scientifica della Fondazione e direttore del Dipartimento di Medicina pediatrica dell'ospedale Bambino Gesù di Roma - sono tutti fattori che incidono sulla salute dell’individuo. E poi ovviamente ci sono i vaccini, presidi sanitari indispensabili nella lotta contro patologie molto pericolose. In Italia, le attività di immunizzazione hanno raggiunto il punto più basso degli ultimi dieci anni. Da troppo tempo assistiamo a una sempre maggiore diffidenza verso questi atti medici. Dobbiamo spiegare molto bene ai genitori ma anche a bimbi e ragazzi tutti i benefici delle vaccinazioni». Negli ultimi venti anni «la ricerca medico-scientifica ha dimostrato chiaramente che alcuni fattori ambientali dei primi momenti della vita influenzano l’insorgenza di una malattia non trasmissibile anche a distanza di dieci anni» dice Giuseppe Novelli, Rettore dell’Università romana di Tor Vergata. «Si tratta di meccanismi molto complessi – precisa - sui quali gli scienziati devono ancora far piena luce. Questa è un’ulteriore dimostrazione che l’approccio preventivo deve coprire l’intero arco della nostra vita: dal concepimento alla terza età». Per garantire la sostenibilità al nostro sistema sanitario nazionale «dobbiamo incentivare tra tutti i cittadini gli stili di vita sani, l’adesione a esami preventivi e le vaccinazioni» avverte Ranieri Guerra, direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute. «Educare tutta la popolazione alla salute – sostiene infine- è un importante investimento per il futuro dell’interno Paese».

Fonte HD HealthDesk Sanità Redazione 7 ottobre 2015

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