ESO (European Stroke Organization), la società scientifica europea per l’ictus, e SAFE (Stroke Alliance for Europe), l’alleanza europea delle organizzazioni di pazienti con ictus, hanno dato il via lo scorso 8 settembre, in un meeting “virtuale” di oltre 80 esperti di 52 Paesi, al Piano di Azione europeo per l’Ictus (SAP-E, o Stroke Action Plan for Europe).

Il SAP-E mira a ottenere, entro il 2030, risultati concreti su trattamento, adozione di piani nazionali e diminuzione di ricoveri per ictus. L’obiettivo è ridurre il costo personale e sociale dell’ictus, attraverso principi di prevenzione e trattamento basati su evidenze scientifiche. Il piano (il più ampio progetto europeo mai intrapreso sull’ictus) si articola in attività di prevenzione, trattamento e sorveglianza, e nel controllo di indicatori di qualità attraverso l’Europa.

ESO vuole definire un approccio comune al miglioramento della qualità del trattamento dell’ictus. SAFE deve assicurare che le necessità dei pazienti, e di chi li assiste, siano tutelate allo stesso modo nelle varie regioni d’Europa.

Il SAP-E sarà quindi adottato in ogni Paese, con le firme congiunte di Istituzioni, Associazioni di pazienti e Società scientifiche, della dichiarazione di impegno a sostenere e sviluppare il piano per realizzarne gli obiettivi.