Passando due ore a settimana nella natura si migliora del 23 per cento la percezione di benessere e del 59 per cento di buona salute.
Mari e monti. Ma anche parchi, boschi, prati di campagna. In una parola: “natura”. È la “medicina” capace di migliorare la salute e il benessere psichico, con benefici sul corpo e sulla mente evidenti già al dosaggio minimo. Chi passa almeno due ore a settimana in spazi verdi aumenta del 23 per cento le probabilità di sperimentare una condizione di benessere psico-fisico e del 59 per cento quelle di sentirsi in buona salute rispetto a chi non ha frequentato la natura con la stessa assiduità.
Gli effetti postivi aumentano allungando la permanenza in luoghi poco antropizzati: il massimo del beneficio si ottiene con 5 ore passate nella natura. Lo ha dimostrato uno studio condotto dai ricercatori dell’University of Exeter nel Regno Unito e pubblicato su Scientific Reports.
Studi precedenti avevano già dimostrato che vivere accanto a un’area verde riduce le probabilità di soffrire di malattie cardiovascolari, diabete, obesità, asma, disturbi mentali. In quelle ricerche per valutare l’impatto della natura sulla salute si ricorreva al parametro indiretto della distanza della residenza dal più vicino spazio verde pubblico. Questa volta invece gli scienziati hanno misurato il tempo effettivo passato all’aria aperta dai singoli individui per misurare gli effetti dell’esposizione diretta alla natura.
Le informazioni sono state raccolta attraverso un sondaggio che ha coinvolto 19.800 persone nel Regno Unito tra il 2014 e il 2016. Agli intervistati è stato chiesto di descrivere il loro contatto con la natura nel corso della settimana precedente, raccontando se e quante volte avessero frequentato parchi, spiagge, fattorie, colline e fiumi. Tutti i partecipanti sono stati invitati a effettuare un’autovalutazione della loro salute generale e del loro benessere rispondendo alla domanda “Quanto siete soddisfatti della vostra vita attualmente?”. Le risposte potevano andare da un punteggio minimo di 0 (“per niente”) a un punteggio massimo di 10 (“totalmente”).
Ebbene, mettendo a confronto il tempo passato all’aperto e il grado di salute e benessere percepito sono emersi in maniera evidente i benefici procurati dalla natura.
«I medici e i pazienti sono spesso piuttosto consapevoli dei benefici sulla salute dati dal tempo passato in ambienti naturali. Ma la domanda che ritorna spesso è: “quanto tempo è sufficiente?”. Il nostro obiettivo è stato quello di poter dare una risposta a questa domanda», ha dichiarato” Mathew White dell’European Centre for Environment and Human Health della University of Exeter, principale autore dello studio.
Secondo i calcoli dei ricercatori passando due ore a settimana nella natura si migliora del 23 per cento la percezione di benessere e del 59 per cento di buona salute.
Dallo studio è emerso, inoltre, che la natura in linea teorica farebbe bene a tutti, giovani e anziani, ricchi e poveri, maschi e femmine. Ma in pratica le persone che riescono a trascorrere dalle due alle tre ore a settimana in spazi verdi sono i pochi fortunati che vivono vicino a un parco che invoglia all’attività fisica. Generalmente si tratta di cittadini con uno status socioeconomico più elevato.