Un
importante appuntamento con i maggiori esperti italiani e internazionali
nell'ambito delle Neuroscienze per discutere e fare il punto su tutte le novità
terapeutiche e chirurgiche relative a tumori cerebrali, Stroke Unit, aneurismi,
ischemie, patologie pediatriche, malformazioni vascolari cerebrali e terapie
mini invasive del rachide.
In Italia sono presenti circa 60 unità operative complesse di Neuroradiologia
che svolgono attività diagnostica e terapeutica nel campo delle patologie
cerebrali e spinali.
Il congresso
avrà come tematiche principali un aggiornamento multidisciplinare sulle
neoplasie cerebrali, un aggiornamento della diagnosi e terapia dello stroke
ischemico ed emorragico, nonché aspetti di neuroradiologia funzionale e
patologie pediatriche e spinali.
L'evoluzione nel campo della diagnostica per immagini dei tumori cerebrali è
stata determinata non solo dall'avvento delle nuove tecnologie quali TC ed RM,
ma anche dallo sviluppo di nuovi software applicativi e nuove sequenze che si
sono rilevate essere utili non solo nella fase diagnostica iniziale, ma anche
nel follow-up del paziente trattato prima chirurgicamente e poi con
radio-chemioterapia.
Grazie a tali software è possibile effettuare un diagnosi differenziale tra una
reale ripresa di malattia neoplastica rispetto a una pseudo-progressione
morfologica, dato molto importante ai fini terapeutici.
Lo stroke
ischemico e quello emorragico sono un’evenienza molto frequente, rappresentando
una delle principali cause di mortalità e morbilità nei paesi occidentali.
La neuroradiologia interventistica ha sviluppato molte tecniche terapeutiche,
sia per il trattamento degli aneurismi intracranici, ma recentemente anche per
il trattamento dello stroke ischemico in fase acuta mediante disostruzione del
trombo o trombo-aspirazione.
L'obiettivo delle tecniche mini-invasive nella terapia dello stroke acuto è la
disostruzione meccanica-farmacologica del trombo responsabile della
sintomatologia.
È fondamentale che le tecniche diagnostiche e terapeutiche vengano svolte in
tempi brevi dall'inizio della sintomatologia acuta per evitare danni cerebrali,
e proprio il trattamento endovascolare si è dimostrato molto efficace negli
ultimi studi pubblicati.
Saranno discussi anche i risultati dei recenti progressi nel campo del
trattamento endovascolare degli aneurismi cerebrali e nel trattamento
mini-invasivo dei crolli vertebrali da osteoporosi o metastatici.
Il trattamento percutaneo del dolore vertebrale dovuto a crolli per le lesioni
benigne e maligne del rachide è una terapia sempre più diffusa, che si può
avvalere della semplice iniezione di cemento acrilico (vertebroplastica) o di
sistemi di riespansione endovertebrale tipo stent, o ancora attraverso l'uso di
un sistema combinato di radiofrequenza e iniezione di cemento, nel caso di
metastasi vertebrali.
I migliori risultati clinici si ottengono nei gruppi di lavoro
multidisciplinari e nel caso specifico del rachide da un team costituito da
ortopedico, neurochirurgo, fisiatra, oncologo, radiologo e terapista del dolore,
poiché la corretta selezione del paziente è fondamentale per il risultato
terapeutico.
In particolare, nel caso del trattamento delle metastasi vertebrali , la radio
e chemioterapia associati alla terapia medica riescono ad essere efficaci in
circa il 75%, percentuale che tende ad aumentare se associamo anche la terapia
con radiofrequenza e iniezione di cemento acrilico.
Anche i trattamenti percutanei per i pazienti affetti da sciatalgia da ernia
discale sono una terapia diffusa, i cui risultati ancora una volta dipendono
dalla corretta selezione dei pazienti.
Fonte: Redazione il Sole 24 Ore Sanità articolo di Mario Muto (Direttore Neuroradiologia AO Cardarelli Napoli - Presidente 28° Congresso Ainr e 38° Congresso Esnr)