Novità scientifiche

MANTOVA: valutazione di una nuova terapia contro gli ictus gravi

A MANTOVA SI VALUTA UNA NUOVA TERAPIA CONTRO GLI ICTUS GRAVI

14 Novembre 2013

Dal Carlo Poma di Mantova una nuova terapia contro gli ictus più gravi. Il reparto di Neurologia dell’ospedale di Mantova, in collaborazione con l’Università di Nottingham, sta per avviare un nuovo studio che coinvolgerà dai 300 ai 400 pazienti. Il Poma sarà il primo centro in Italia a sperimentare questa metodologia. Finora nei casi di ictus emorragici l’unica possibilità era costituita dall’intervento chirurgico, non sempre efficace e solo attuabile in determinati casi. Lo studio si chiama Tich 2, Tranexamic acid for hyperacute primary IntraCerebral Haemorrhage 2, e dovrà valutare l’efficacia di un farmaco. «L'emorragia intracerebrale – spiega il primario della Neurologia del Poma, Alfonso Ciccone è la causa di un tipo di ictus, l'ictus emorragico, che si verifica per la rottura e il sanguinamento di un vaso del cervello. Questo tipo di ictus si distingue da quello ischemico, dovuto all'occlusione e non alla rottura di un vaso del cervello. Quando si verifica un ictus causato da sanguinamento si possono avere danni permanenti o invalidità a lungo termine e in certi casi si può rischiare la vita. Lo scopo dello studio è valutare l'efficacia di un farmaco in grado di bloccare l'emorragia alla sua insorgenza, impedendone i danni devastanti sul cervello prima che il sangue si espanda». Lo studio che il Poma sta per avviare ha una valenza scientifica rilevante se si considera che al momento non vi è alcun trattamento disponibile per ridurre il sanguinamento nel cervello e migliorare il recupero. L’intervento chirurgico, infatti, è efficace solo in pochi casi selezionati. La rete del soccorso legata al 118 oggi trasporta d'urgenza i pazienti colpiti da ictus di tutta la provincia all'unità dedicata alla cura dell'ictus del Poma, dove il paziente viene sottoposto a una terapia che scioglie i coaguli (trombolisi) quando sia dimostrato che l'ictus è di natura ischemica, cioè quando è dovuto all'occlusione di un vaso. Grazie alla nuova terapia anche i casi di ictus di tipo emorragico potranno essere trattati nella Stroke Unit a poche ore dalla loro comparsa e con possibilità di cure immediata. Lo studio, precisa il primario Ciccone, è non-profit, finanziato con fondi Europei e coinvolgerà molti Paesi in Europa con la previsione di reclutare circa duemila persone.

Per ulteriori informazioni, consultare il sito http://www.tich-2.org/‎  e http://www.nottingham.ac.uk/research/groups/stroke/clinical-stroke-trials/tich-2.aspx

“Sanità News, 12/11/2013”



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