In Italia i caregiver ritengono che la loro salute risenta negativamente dell’impegno che hanno assunto. È quanto emerge da un sondaggio internazionale condotto da Merck.
L’annuncio coincide con il lancio dell’iniziativa globale Embracing Carers. Promossa da Merck sotto l’egida di Eurocarers e di altre importanti organizzazioni di assistenza in tutto il mondo, Embracing Carers, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza fondamentale che i caregiver hanno nella vita dei pazienti.
Lo studio internazionale Embracing Carers ha coinvolto 3.516 caregiver non retribuiti in sette paesi (Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti, Australia).
Dai dati riguardanti l’Italia, e relativi a 501 caregiver non retribuiti in tutto il paese, emerge che oltre la metà (59%) dei caregiver sente che la propria salute fisica ha risentito negativamente per il ruolo svolto, mentre un terzo (33%) ha anteposto la salute della persona di cui si occupa alla propria. Più di un quinto (21%) afferma di avere difficoltà a chiedere aiuto per occuparsi della propria salute.
Nonostante mettano le proprie esigenze di salute in secondo piano, più di 7 caregiver italiani su 10 (71%) sentono di essere sostenuti in questo loro ruolo dalle autorità/servizi sanitari locali, con un 84% che afferma di sentirsi sostenuto dal proprio medico di medicina generale/ specialista/infermiere/psicoterapeuta. Tuttavia, queste cifre non riflettono l’opinione che i caregiver non retribuiti hanno del sostegno che ricevono dalle istituzioni nazionali, con il 56% che afferma di non sentirsi sostenuto nel proprio ruolo di prestatore di assistenza.
Per quanto riguarda le condizioni di benessere psicologico dei caregiver conseguenti al loro ruolo assistenziale, si rileva una differenza tra zone rurali e urbane: quasi due terzi (63%) dei caregiver rurali dicono di aver avvertito la necessità di cure mediche o supporto rispetto a meno della metà (44%) nelle aree urbane. Sempre l’indagine sul campione di caregiver italiani rivela che: quasi 3 caregiver non retribuiti su 5 (58%) concordano sul fatto che spesso non hanno tempo per prenotare o recarsi a una visita medica personale; il 70% si sente stanco per la maggior parte del tempo.
«Merck si sta impegnando a rispondere alle esigenze specifiche e non soddisfatte dei caregiver non solo in Italia, ma in ogni parte del mondo», ha affermato Antonio Messina, a capo del business biofarmaceutico di Merck in Italia. «I risultati del sondaggio Embracing Carers dimostrano che molti caregiver trascurano la loro stessa salute. E questa è solo una delle ragioni per le quali Merck sta lavorando fianco a fianco con le più importanti realtà attive su questo argomento, per riconoscere l’assistenza alle persone care come un tema prioritario di salute pubblica, sia in Italia che nel resto del mondo».
Fonte: HealthDesk, redazione, 10 Novembre 2017