La Presidente di ALICe Italia, in occasione della due giorni del Giro d’Italia a Cuneo, ha incontrato numerosi cittadini, volontari e rappresentanti parlamentari
E’ in provincia di Cuneo che il 99° Giro d’Italia è diventato spettacolare e che ha incoronato maglia rosa finale il campione Vincenzo Nibali. Ed è nel capoluogo provinciale che ALICe Cuneo Onlus ha voluto assicurare la propria presenza partecipando, con un proprio stand, alla Festa del Volontariato che ha fatto da corollario all’importante evento sportivo, diventando contemporaneamente spettatrice e protagonista coinvolgendo, con proprio materiale informativo sulla prevenzione dall’ictus, il pubblico numerosissimo di sportivi e cittadini che ha riempito, per due giorni, strade e piazze della città.
L’associazione cuneese è stata lietissima di ospitare, per l’intero periodo della edizione sportiva, la Presidente Nazionale di ALICe Italia, Nicoletta Reale che ha incontrato i volontari cuneesi, guidati dal presidente Giuseppe Bonatto, partecipando essa stessa alla distribuzione di dépliants, gadget, opuscoli informativi preparati appositamente per l’evento ed intrattenendosi con le tante persone che hanno fatto visita al nostro stand. La Presidente Reale, in questi incontri, ha avuto, altresì, l’opportunità, di conversare a lungo con due rappresentanti del parlamento italiano in visita allo stand di ALICe Cuneo: la senatrice Patrizia Manassero e l’onorevole Chiara Gribaudo, alle quali ha ribadito l’importanza della discussione ed approvazione della proposta di legge (presentata da tempo da deputati e senatori che, un paio di anni fa, avevano recepito le istanze dell’associazione nazionale di volontariato) “Disposizioni in materia di malattie cardiovascolari per la prevenzione e la cura della fibrillazione atriale e dell’ictus cardioembolico”.
“Purtroppo in Italia – ha rimarcato la presidente di ALICe Italia - è ancora troppo sottovalutata l’importanza di una corretta prevenzione della malattia con il controllo dei fattori di rischio: studi approfonditi, condotti a livello mondiale, hanno dimostrato che oltre l’80% degli Ictus potrebbe essere evitato con una corretta prevenzione. Tuttavia, mentre alcune azioni preventive stanno lentamente entrando nella quotidianità di tutti (controllo della pressione sanguigna, della glicemia e del colesterolo, attività fisica e stili di vita salutari), esistono altri fattori di rischio sui quali non esiste ancora piena consapevolezza tra i cittadini, mentre l’azione di informazione e prevenzione da parte del SSN risulta ancora insufficiente. In troppe Regioni italiane non esiste il Codice Ictus per il trasporto del paziente e quindi il personale del 118, pur riconoscendo i sintomi dell’ictus, è tenuto, in base ai protocolli vigenti, a portare il paziente al Pronto Soccorso più vicino, anche se non dotato di Unità Emergenza Ictus (Stroke Unit). In Italia i centri adeguatamente preparati per trattare gli Ictus, le già citate Stroke Unit, sono a macchia di leopardo e lo stesso Ministero della Salute stima che dovrebbero esserne presenti oltre 300 (numero ottimale 350), mentre ne risultano operative meno di 170, concentrate principalmente nel Nord Italia. Nel Meridione si muore più di Ictus Cerebrale che di infarto del miocardio proprio perché le Unità di Emergenza lctus sono quasi assenti”. “Purtroppo la mancanza di una buona copertura nazionale – ha informato Nicoletta Reale - cosi come di una rete assistenziale integrata fa sì che l’ictus abbia conseguenze molto gravi non solo per il paziente ma anche per i suoi familiari e caregivers. La carenza strutturale, soprattutto al centro sud, rappresenta un vero problema sul quale occorre rapidamente intervenire perché, se da un lato, agendo precocemente si salvano i pazienti da gravi invalidità permanenti, dall’altro il sistema sanitario risparmia sui costi associati al post ictus”. Le parlamentari Manassero e Gribaudo hanno ascoltato con molto interesse le comunicazione della presidente di ALICe assicurando il loro impegno per sollecitare la discussione dell’argomento nelle apposite commissioni nei rispettivi ambiti di Senato e Camera dei Deputati.