Nonostante la crisi economica, lo Stivale si mantiene in ottima salute. Gli italiani stanno meglio di americani, canadesi e inglesi quando si tratta di valori della pressione e del colesterolo. Secondo Bloomberg è merito della dieta mediterranea e, a sorpresa, dell’ “eccesso di dottori”
Il paese più in salute del mondo? Secondo il Bloomberg Global Health Index è l’Italia. Nella penisola a forma di stivale circondata dal mare dove, non a caso, la serie televisiva più amata si intitola “Un medico in famiglia”, vivono infatti le persone più sane del pianeta. O almeno dei 163 paesi selezionati da Bloomberg per la sua classifica.
Gli abitanti del Belpaese, in quanto a pressione alta, colesterolo e salute mentale, se la passano molto meglio di americani, canadesi e inglesi. E, malgrado la crisi economica e una disoccupazione giovanile drammaticamente arrivata al 40 per cento, battono di gran lunga anche i tedeschi che con un’economia molto più rosea finiscono solamente al 16° posto nella lista della salute globale.
I parametri usati da Bloomberg per la sua valutazione vanno dalla mortalità, all’aspettativa di vita, dalla probabilità di sopravvivenza neonatale alle condizioni di benessere fisico (pressione alta, glicemia, colesterolo sovrappeso) e allo stile di vita (fumo, alcol, sedentarietà). Un altro criterio preso in considerazione per assegnare i punteggi ai 163 paesi è la copertura vaccinale, una “specialità” in cui l’Italia certamente non eccelle, visto gli ultimi dati allarmanti del Ministero della Salute. Eppure, nonostante ciò, seguita da Islanda, Svizzera, Singapore e Australia, si mantiene saldamente al vertice della graduatoria con 93,11 punti su 100.
A garantirle il podio è forse soprattutto la lunga aspettativa di vita: chi nasce in Italia presumibilmente diventerà ottuagenario, un traguardo irraggiungibile, per esempio, per gli abitanti della Sierra Leone, che di media muoiono a 52 anni. Ma, secondo Bloomberg, il primato tricolore si deve anche a un altro fattore: un «eccesso di dottori». Stranezze della statistica. Agli occhi degli italiani, abituati ad assistere alle polemiche sulla carenza di personale negli ospedali e sulla mancanza di ricambio generazionale, il sovrannumero di medici ipotizzato dalla multinazionale dei mass media appare quantomeno curioso.
Non stupisce, invece, l’elogio della dieta mediterranea ricca di verdure condite con il sempre più decantato olio extra vergine di oliva, di carni magre e pesce. Sono le abitudini alimentari a tenere alla larga gli italiani, ancora, dalla principale minaccia alla salute dei paesi occidentali: l’obesità. Gli Usa, dove la dieta mediterranea non spopola, sono finiti al 34° posto del Global Health Index, con 73,05 punti su 100, proprio per l’elevato numero di abitanti in sovrappeso. Louisiana, Mississippi, Alabama e Virginia sono gli Stati più “pesanti” con più del 35 per cento della popolazione obesa.
Fonte: HD HealthDesk, redazione, 21 marzo 2017