Novità scientifiche

Il vaccino per l’influenza riduce il rischio ictus e infarto

28 Marzo 2014


L’influenza fa male al cuore. Quella che tutti considerano una banale febbre, infatti, può aumentare, soprattutto in soggetti cardiopatici, la possibilità che si sviluppino complicanze. A spiegarlo e a sottolineare l’importanza del vaccino è Bruno Trimarco, presidente della Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec).

La vaccinazione antinfluenzale contribuisce a ridurre in maniera significativa il rischio di eventi ischemici acuti nel corso della stagione influenzale e, in generale, a ridurre il rischio di eventi cardiovascolari maggiori come infarto e ictus. «L’influenza - spiega Trimarco - è causa di una sindrome infiammatoria sistemica che può coinvolgere anche i vasi del cuore da cui può derivare un aumento del rischio trombotico. È quindi importante consigliare la vaccinazione antinfluenzale soprattutto a quei soggetti che hanno già patologie cardiache o vascolari di base».

Una conferma arriva da un gruppo di ricercatori dell’Università di Toronto che, in una revisione sistematica della letteratura scientifica pubblicata su Jama, ha rilevato una riduzione del 36 per cento del rischio di eventi cardiovascolari maggiori, infarto e ictus, nei soggetti vaccinati per l'influenza rispetto a quelli non vaccinati.

La Consulta delle società scientifiche per la riduzione del rischio cardiovascolare (Cscv), di cui fa parte anche la Siprec, ha incluso in un documento scientifico di raccomandazione l'importanza di diffondere queste informazioni a tutti gli operatori sanitari che si occupano di prevenzione cardiovascolare, oltre che a tutti quelli che si occupano di vaccinazioni.

Fonte: Newsletter HD HealthDesk 13-03-2014

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