Assistenza territoriale, prevenzione e collaborazione tra specialisti ospedalieri e medici di medicina generale. Sono questi i punti centrali di un nuovo modello al centro del simposio “Organizzazione dell’assistenza neurologica” all’interno del 47° Congresso nazionale della Società italiana di neurologia (Venezia 22-25 ottobre). L’obiettivo è quello di garantire ai pazienti la continuità dell’assistenza e delle cure ampliando e ottimizzando l’offerta di prestazioni specialistiche di alto livello, sia ospedaliere sia ambulatoriali. L’attenzione degli esperti è rivolta all’Enhanced Chronic Care Model caratterizzato dall’integrazione tra il team multiprofessionale (Ncp, case della salute e specialisti neurologi), la comunità locale e tutti gli interlocutori coinvolti nella presa in carico globale del paziente e fortemente orientato all’empowerment in un modello “patient centered”. In questo contesto, il medico di medicina generale riveste il ruolo di care manager, quando supportato da competenze neurologiche, diventando riferimento anche per l’attivazione dell’assistenza domiciliare, degli interventi palliativi e dei servizi sociali.
Il modello recepisce e soddisfa i bisogni a livello territoriale, promuove l’appropriatezza del ricorso all’offerta ospedaliera ed esalta l’integrazione professionale, nonché la collaborazione interaziendale.
L’Italia, Paese in cui gli ultrasessantenni costituiscono quasi un quarto della popolazione, si colloca ai primi posti per il peso delle patologie neurologiche. Inoltre, il gap di spesa sanitaria ha già largamente superato il 30 per cento rispetto agli altri Paesi dell’Europa occidentale, continuando a crescere a un ritmo del 2-3 per cento annuo. In queste condizioni, mantenere il servizio sanitario sui livelli assistenziali di altri Paesi occidentali diventa una sfida importante.
«Appare dunque necessaria - afferma Leandro Provinciali, presidente Sin - un’organizzazione assistenziale che preveda sinergie tra ospedali e territorio garantendo continuità assistenziale, anticipazione dei bisogni di cura, alleanza terapeutica medico-paziente».
Fonte: HD HealthDesk, redazione, 25 Ottobre 2016