Lictus è una delle principali cause di disabilità al mondo. Di fronte a in ictus c’è un solo elemento che può migliorare la prognosi: il tempo. Maggiore è il tempo che trascorre dall’insorgenza dei sintomi, maggiore è il rischio che l’ictus provochi danni cerebrali e invalidità. Per ottenere la massima efficacia dai trattamenti è consigliabile arrivare in ospedale entro 60 minuti.
Ma come fare a riconoscere un disturbo che può presentarsi in modi diversi, più o meno sfumati, più o meno riconoscibili?
«L’ictus può colpire i sensi, la parola, il comportamento e le emozioni ma anche la memoria, un lato del corpo può essere percepito come più debole oppure paralizzarsi», spiega Valeria Caso, neurologa presso l’Ospedale Misericordia di Perugia e presidente dell’European Stroke Organization «Il paziente può percepire un senso di debolezza o di addormentamento di viso, braccia e gambe, in particolare di un solo lato, vertigini, perdita dell’equilibrio e manifestare uno stato confusionale con difficoltà a parlare e capire ciò che gli viene detto, spesso riferisce anche un problema alla vista o un improvviso mal di testa».
Un buon modo per avere una prima conferma del sospetto di ictus e chiamare immediatamente aiuto è l’approccio “RAPIDO”, acronimo di:
È opportuno chiamare il 118 anche se i sintomi osservati hanno un andamento altalenante o addirittura sono scomparsi.
Fonte: HD HealthDesk, redazione, 24 Ottobre 2016