In occasione della XIII Giornata mondiale contro l’ictus cerebrale, data stabilita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in tutto il mondo per domenica 29 ottobre, A.L.I.Ce. Liguria Onlus ha promosso a Genova il “Primo convegno regionale sulla cura dell’ictus in Liguria”, con lo scopo di dare il via ad un confronto tra associazione, medici, istituzioni, operatori sanitari e cittadini su una malattia che in Liguria, è causa di circa 4mila ricoveri l’anno.
L’intento è stato quello di dare concretamente il via ad una ‘Task force’ ligure per contrastare al meglio l'ictus cerebrale, creando una vera e propria rete tra gli stakeholders, con al centro il cittadino, la persona in buona salute, che in caso di malattia possa contare su tutte le opportune e migliori sinergie e strategie.
Il programma è stato davvero ricco e interessante.
Durante l’introduzione all’evento, il Presidente di A.L.I.Ce. Liguria Onlus, Massimo Del Sette, Direttore della S.C. di Neurologia dell’Ospedale Galliera, che ha anche moderato i successivi interventi, ha riferito che l’Associazione ALICe è stata riconosciuta vincitrice di un bando della CARIGE per progetti di utilità sociale, grazie a cui sarà effettuata una campagna regionale di informazione, rivolta alla popolazione, sulla prevenzione primaria, il riconoscimento precoce e la cura dell’ictus, che coinvolgerà tutti i portatori di interesse (Aziende Sanitarie liguri, reparti di neurologia, MMG, associazione per la lotta contro l’ictus). La campagna sarà realizzata in sinergia con l’Assessorato della Regione Liguria.
Ha preso quindi la parola il Vicepresidente e Assessore alla Salute della Regione Liguria Sonia Viale, che ha riconosciuto l’alto valore sociale dell’iniziativa e garantito la disponibilità dell’Autorità a supportare gli obiettivi dell’Associazione e di chi si occupa di questa grave malattia nell’ambito della Sanità pubblica.
Valeria Messina, Presidente della sezione genovese della Società Italiana di Medicina Generale – SIMG, ha portato i saluti del Presidente dell’Ordine dei Medici di Genova. Giuseppe Castello, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti e Vicepresidente di Federfarma Genova, ha evidenziato l’importanza del rapporto avuto con l’associazione con la quale era stata fatta nel 2014 una campagna di formazione per i farmacisti e di sensibilizzazione per la popolazione sulla patologia, tramite materiale divulgativo, che ha ottenuto notevoli risultati e che auspica si possa replicare in un prossimo futuro. Giuseppe Artuffo, Governatore del Distretto Rotary 2032, ha sottolineato l’importanza dell’intervento del Rotary International, che ha finanziato l’iniziativa “Il Rotary per l’Ictus”.
Si è entrati nel vivo della mattinata con il Prof. Giovanni Luigi Mancardi, Direttore del DiNOGMI dell’Università degli Studi di Genova, che ha evidenziato l’importanza della ricerca, dell’innovazione e della formazione degli specialisti neurologi sulla cura dell’ictus, mentre il Dottor Carlo Serrati, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze del Policlinico San Martino di Genova, ha documentato l’efficienza della Rete delle Neurologie in Liguria, omogeneamente distribuite sul territorio e in grado di farsi carico della cura di questi gravi pazienti.
Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia, ha descritto una panoramica sulle attività dell’associazione a livello nazionale (sensibilizzazione e screening sul territorio) ed europeo (traduzione in lingua italiana del “Rapporto sull’Ictus”, presso la sede del Parlamento), condividendo con i presenti il fatto di aver contribuito alla fondazione dell’Osservatorio Ictus Italia, che ha rapporti con le Istituzioni.
Valeria Messina ha presentato una relazione molto vivace e brillante sull’importanza del ruolo del MMG, che si deve rapportare con le difficoltà incontrate dai familiari e dai caregiver, su cui grava spesso completamente il peso, anche psicologico, del post-ictus.
Infine Carlo Gandolfo, Ordinario di Neurologia presso l’Università degli Studi di Genova, ha esposto i risultati delle conferenze tenute presso le sedi dei vari Rotary Club ed i risultati emersi negli screening effettuati nei due anni precedenti, da cui si evince un significativo miglioramento della consapevolezza della malattia e il riscontro di alcuni soggetti ad elevato rischio, cui sono state fornite le informazioni specifiche.
A conclusione c’è stato un vivace scambio tra i partecipanti al Convegno ed i Relatori, da cui è emersa la necessità di un rafforzamento della rete tra tutte le categorie in gioco, per aumentare la conoscenza nella popolazione dei fattori di rischio, del riconoscimento dei sintomi dell’ictus cerebrale, di intervenire precocemente, tramite chiamata al 112 per poter usufruire delle efficaci terapie della fase acuta.