Oggi, in diretta durante il Boston AF Symposium, il più importante congresso mondiale sulla fibrillazione atriale che si svolge ad Orlando (Florida), l'équipe dell'Unità operativa di Aritmologia del Centro cardiologico Monzino di Milano ha eseguito una procedura innovativa per il trattamento della fibrillazione atriale. Si tratta di un particolare intervento che combina l'ablazione transcatetere, per isolare le porzioni del tessuto cardiaco responsabili dell'aritmia, con la chiusura dell'auricola sinistra del cuore, per ridurre il rischio tromboembolico associato alla fibrillazione atriale.
«L'intervento combinato di oggi - afferma Claudio Tondo, che ha guidato l'équipe - rappresenta un ulteriore passo avanti nella prevenzione dell'ictus in chi soffre di fibrillazione atriale cronica, e viene proposto in particolare ai pazienti affetti da fibrillazione atriale in cui la terapia con farmaci anticoagulanti non risulta efficace, o genera complicanze emorragiche».
La fibrillazione atriale è il disturbo cardiaco più frequente: solo in Italia si contano più di 400.000 nuove diagnosi ogni anno. Oltre ad essere una delle cause principali dello scompenso cardiaco, questa aritmia espone il malato a un maggior rischio di formazione di coaguli nel sangue che, entrando in circolo, rischiano di occludere un'arteria provocando le cosiddette "embolie arteriose periferiche", e quando l'arteria è in corrispondenza del cervello possono causare un ictus.
Fonte: HD HealthDelk 9 gennaio 2015