Divulgazione delle ricerche nell’UE
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EU RESEARCH PROJE CT 1: ANGIE
PROGETTO DI RICERCA UE CT1: ANGIE
On #EuropeanStrokeAwarenessDay @strokeeurope is pleased to share the launch of an exciting EU-funded research project ANGIE https://h2020-angie.eu/ @jPuigmartiLuis @PaneSalvador
Su# Giornata Europea di Consapevolezza sull’ictus @ strokeeurope ha il piacere di condividere il lancio di un eccitante progetto di ricerca denominato ANGIE https://h2020-angie.eu/ @jPuigmartiLuis @PaneSalvador
Il futuro del rilascio di farmaci
“Questa tecnologia consentirà un rivoluzionario trattamento che aiuterà i professionisti della salute a somministrare farmaci in una maniera più efficace e mirata esattamente dove il farmaco è necessario riducendo al minimo gli effetti collaterali
Prof. Salvador Pane Vidal, Progetto ANGIE
Tiny mobile magnetic devices being developed for target drug delivery
Si stanno sviluppando micro-apparecchi magnetici mobili per la somministrazione mirata di farmaci
A new research project, ANGIE, tasked with creating a radical new technology for localised, targeted drug delivery is launched on European Stroke Awareness Day, 11 May 2021.
The EU-funded ANGIE project will develop magnetically steerable wireless nanodevices that will be able to enter the body’s vascular system to target treatment at the site of the blood clot, unblock blood vessels and fight stroke from within.
The Stroke Alliance for Europe (SAFE) is part of the consortium and is responsible for disseminating information about ANGIE to the stroke community.
In occasione della Giornata Europea di Consapevolezza sull’Ictus, 11 Maggio 2021, è stato lanciato un nuovo progetto di ricerca, ANGIE, orientato a sviluppare una tecnologia radicalmente innovativa per il rilascio localizzato di farmaci.
Il Progetto ANGIE, finanziato dall’UE, svilupperà micro-apparecchiature guidabili magneticamente senza connessioni capaci di entrare nel sistema vascolare per raggiungere
Il futuro del rilascio di farmaci
“Speriamo che questa tecnologia possa migliorare la qualità di vita di chi sopravvive ad un ictus riducendo l’impatto a lungo termine di chi ne ha sofferto”