cosa è smartcare
Stato dell’arte del Progetto SmartCARE
Il 13 dicembre scorso, presso l’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma, Istituto specializzato in riabilitazione ed in particolare in riabilitazione neurologica, il progetto SmartCARE (Satellite enhanced Multi-channel health Assistance for Remote Tele-rehabilitation and CAREgiving), coordinato dalla società ITSLAB, ha superato con successo l’ultima fase prima dell’inizio del trial conclusivo.
SmartCARE è un innovativo progetto di ricerca europeo per la Teleriabilitazione, partito lo scorso anno a Roma, co-finanziato dalla Agenzia Spaziale Europea (ESA), sostenuto dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e patrocinato da Regione Lazio, da Cittadinanzattiva e da A.L.I.Ce. Italia Onlus.
La nostra Associazione lo sta supportando attivamente fin dall’inizio, contribuendo alla definizione dello scenario d’uso e delle esigenze dei pazienti, supervisionando i risultati principali e partecipando alle varie fasi.
A.L.I.Ce. Italia Onlus lo sostiene fortemente perché ne considera i risultati di sicura utilità: la possibilità di gestire efficacemente ed efficientemente la riabilitazione neuromotoria a domicilio all’interno di un protocollo collaborativo costruito intorno alle esigenze specifiche di ogni individuo e facilmente utilizzabile grazie ad una Piattaforma Software Interattiva di nuova generazione, costituisce un tema sensibile ed in linea con il trend evolutivo in atto sia nella sanità pubblica sia in quella privata.
L’utilizzazione di sistemi telemedicali e di nuove tecnologie ICT per garantire la continuità assistenziale nel territorio in persone con patologie croniche ed altamente invalidanti, quali l’ictus, e l’identificazione di nuovi modelli organizzativi e gestionali per ottimizzare la risposta riabilitativa nei pazienti disabili costituiscono traguardi importanti da perseguire e raggiungere.
L’obiettivo finale rimane quello di migliorare la presa in carico in ambito riabilitativo della persona con disabilità e in definitiva migliorare la qualità della vita dei pazienti colpiti da ictus e delle loro Famiglie.
Per il progetto, che prevede un abbattimento dei costi di più del 50% con la domiciliazione, si prospetta un coinvolgimento di oltre 150 milioni di cittadini europei over 50 che avranno bisogno di attività riabilitativa, a seguito di traumi dovuti a diverse patologie tra cui l’ictus.
SmartCARE è una piattaforma innovativa di servizi ICT per l’e-Health, dove medici e pazienti si incontrano virtualmente per gestire i percorsi di riabilitazione neuromotoria, attraverso un processo collaborativo, che consente l’ottimizzazione della terapia sanitaria direttamente a casa del cittadino. SmartCARE è basato su servizi di Assistenza Domiciliare Integrata, che assicurano una costante verifica del processo terapeutico senza richiedere la presenza in loco di personale medico.
L’invecchiamento continuo della popolazione europea aumenta la domanda di servizi sanitari e i relativi costi. SmartCARE è la risposta giusta, perché riduce i costi operativi delle terapie, senza ridurre l'efficacia clinica delle cure e dell’assistenza. Basandosi sull’uso della comunicazione satellitare, SmartCARE permette a tutti i cittadini di accedere ai servizi offerti senza discriminazione sociale, eliminando le barriere del ‘digital divide’, cioè il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell'informazione (in particolare personal computer e internet) e chi ne è escluso, in modo parziale o totale.
In breve SmartCARE:
SmartCARE è ideato per assicurare i seguenti obiettivi di cura:
SmartCARE permette ai pazienti a casa di effettuare le procedure riabilitative, gestendo le misure quantitative che interessano sia gli aspetti cognitivi (riconoscimento, riorganizzazione, classificazione, associazione, attenzione) che quelli cinetici del movimento (distanza percorsa, velocità) degli arti superiori e inferiori.
L’interazione tra il personale medico/sanitario e il paziente è concepito come “serious game”; per stimolare il paziente a raggiungere gli obiettivi terapeutici in maniera motivata e partecipativa, grazie al contesto in cui vengono effettuati gli esercizi.
SmartCARE permette alle persone di eseguire il programma di riabilitazione sotto il controllo di specialisti in totale autonomia e da casa e, allo stesso tempo, consente ai terapeuti di controllarle da remoto, misurando e valutando le prestazioni cognitive e neuromotorie della cura.
SmartCARE usa le comunicazioni satellitari e terrestri per creare un network tra pazienti, medici, terapeuti e centri di cura.
Stato di avanzamento del Progetto SmartCARE
Ad oggi la Station@Home, la postazione domiciliare, è stata installata presso l’abitazione di alcune persone che hanno subito un ictus sia ischemico che emorragico, con età compresa tra i 42 ed i 79 anni.
Come si può vedere dalle foto, la Station@Home è costituita da un mini PC, nel quale gira il software SmartCARE per la riproduzione dei movimenti del paziente sull’avatar (il proprio “io” virtuale) proiettato in un ambiente virtuale molto rilassante, nel caso specifico una spiaggia, da un sensore di movimento Kinect 2.0 e da un braccialetto Band 2.0 per il rilevamento in tempo reale di parametri biologici del paziente (es. temperatura ed impedenza della pelle; battito cardiaco). Il sensore di movimento va poggiato sulla TV o sul tavolino TV (di proprietà del paziente, salvo diversa disposizione), mentre il braccialetto va da lui indossato durante l’esecuzione degli esercizi.
A valle della prima sessione formativa domiciliare, e sulla base delle valutazioni espresse dai pazienti su SmartCARE, si riportano i principali feedback raccolti:
Con riferimento all’assistenza remota, questa sarà erogata durante il trial in modalità helpdesk, utilizzando le caratteristiche della piattaforma SmartCARE.
Il personale medico/sanitario dell’IRCSS San Raffaele Pisana potrà dare assistenza personalizzata all’uso della Station@Home, usando la videoconferenza integrata, mentre il personale tecnico di ITSLAB potrà accedere da remoto alla Station@Home per risolvere, senza alcun onere per le persone a casa, eventuali problemi tecnico-informatici.
A breve presso un’abitazione sarà installata un’antenna satellitare per verificare sul campo le prestazioni del servizio SmartCARE anche in assenza di connettività mobile 4G, ovvero per superare l’ostacolo del ‘digital divide’, ancora presente in alcune zone della penisola, come ad esempio in aree montuose con bassa densità di popolazione.
Il prossimo appuntamento è per marzo 2017, data in cui saranno raccolti i primi risultati clinici della sperimentazione in corso.