Secondo uno studio pubblicato sul European Journal of Preventive Cardiology  un semplice modo per indurre le persone ad adottare sani stili di vita riducendo così il rischio cardiovascolare sarebbe quello di metterli a conoscenza della reale “età” del loro cuore. Quest’ultima viene calcolata da un algoritmo (http://www.heartage.me) che utilizza i classici parametri per stabilire il rischio cardiovascolare, solitamente espresso come percentuale, come il valore delle pressione arteriosa, i livelli di colesterolo, la circonferenza addominale etc… Oltre tremila individui sono stati messi in guardia sulla probabilità di soffrire di patologie cardiache comunicando loro il rischio cardiovascolare espresso in percentuale, come “età cardiaca” o semplicemente dando loro consigli su come condurre una vita più salutare. A distanza di un anno, chi aveva scoperto di avere un cuore con un’età calcolata superiore a quella anagrafica era stato spinto a ridurre i fattori di rischio e ad adottare abitudini più sane ancor più di chi invece aveva preso coscienza del suo rischio cardiovascolare nel modo tradizionale. Per gli esperti, il calcolo dell’età cardiaca potrebbe essere un semplice e valido aiuto nella prevenzione delle malattie che colpiscono cuore e arterie.

Fonte:Newsletter HD HealthDesk 18-03-2014