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Allenare il cuore con la sauna finlandese

15 Gennaio 2019

Quattro volte alla settimana per circa trenta minuti: in questo modo la sauna finlandese diminuisce il rischio di eventi e mortalità cardiovascolari sia nelle donne sia negli uomini.

A questo risultato è giunto uno studio dell’Università della Finlandia recentemente pubblicato sulla rivista Biomed Central, condotto per quindici anni su quasi 1.700 persone con età media di 63 anni.

In pratica, la sauna allarga i vasi e fa diminuire la pressione arteriosa, costringendo il cuore a un “esercizio” che lo allena e lo rafforza: un allenamento di “cardio-fitness” che non costa fatica, in grado di “irrobustire” il cuore e diminuire il rischio di mortalità cardiovascolare.

A fare la differenza nella prevenzione cardiovascolare è il numero delle saune settimanali: almeno quattro, significativamente più efficaci rispetto a una o due, e con una durata di trenta minuti. Gli “habitué” della sauna esaminati nello studio, in 15 anni hanno sviluppato solo 181 eventi cardiovascolari (risultati poi fatali), corrispondenti a circa 2,7 decessi per mille individui contro i 10,1 decessi tra coloro che non la facevano o la facevano in modo saltuario.

«I risultati di questo studio – - spiega Ciro Indolfi, presidente della Società italiana di cardiologia (Sic) e professore di Cardiologia all’Università Magna Graecia di Catanzaro – confermano che i benefici cardiovascolari della sauna finlandese sono evidenti sia per gli uomini che per le donne. Tali effetti hanno un impatto positivo su funzione circolatoria e cardiovascolare. Il calore può migliorarla agendo sulle cellule dell’endotelio che rivestono le arterie, riducendone la rigidità, stimolando nella fase acuta il sistema simpatico e successivamente quello vagale, infine abbassando la pressione arteriosa. Inoltre, la sauna determina un aumento della frequenza cardiaca fino a 120-150 battiti al minuto, paragonabile a quello ottenuto con un esercizio fisico di intensità bassa o moderata. Attenzione però a non correre pericoli: la sauna – conclude Indolfi – è sconsigliata nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare, come quelli con scompenso cardiaco, ipertensione non controllata, ipotensione, o nei pazienti con infezioni acute, epilessia, miocarditi, pericarditi. Per tali motivi, per una sauna prolungata è necessario sempre un controllo medico preventivo».

Ecco cinque regole d’oro per prepararsi correttamente alla sauna:

Stomaco “leggero”. Non bisogna entrare in sauna né appesantiti da un lauto pranzo né a digiuno. L’indicazione è consumare uno spuntino costituito da alimenti facilmente digeribili, come uno yogurt o un po' di frutta. Non va trascurata neppure l’idratazione, sono ottime ad esempio una tisana calda di tiglio o camomilla che in sauna contribuiranno a “tirare fuori” tutto il sudore. È d’obbligo, invece, bere molto dopo la sauna, a esclusione di bevande alcoliche, ma mai durante la permanenza in cabina.

Pelle bagnata. È corretto entrare in sauna dopo avere fatto una doccia ed essersi adeguatamente asciugati. Questa mossa consente al corpo di prepararsi meglio a ricevere il calore intenso profuso. Particolare attenzione va posta ai piedi: se sono freddi, prima della sauna, occorre fare un pediluvio caldo.

In costume. Questa è la condizione ideale per trarre i maggiori benefici dalla sauna; infatti la nudità consente di esporre l’intero corpo al calore, evitando anche che gli indumenti possano causare irritazione e/o eczemi alla pelle. Tuttavia in Italia è spesso d’obbligo indossare almeno il costume da bagno. Meglio evitare di portare in sauna anche occhiali e lenti a contatto, soprattutto queste ultime sono “rischiose” per l’occhio a causa di alterazioni indotte dalle elevate temperature.

Niente oggetti di accompagnamento. Devono essere lasciati fuori dalla sauna oggetti in plastica, fibre sintetiche, libri e giornali che potrebbero liberare sostanze tossiche a elevate temperature, ma anche oggetti metallici come catenine, orologi e gioielli. Questi sono una causa potenziale di scottature alla pelle.

Post-sauna. È possibile potenziare i vantaggi della sauna effettuando all’uscita della seduta una doccia fredda, rigenerante e tonificante, preceduta da un raffreddamento graduale in successione di gambe, braccia, torace e testa. Poi è bene uscire all’aria aperta e fare del movimento, quale toccasana per le vie respiratorie. Se disponibili, in alternativa, è possibile immergersi in tinozze di acqua fredda; l’abluzione potenzia nel corpo gli effetti tonificanti dell’acqua a bassa temperatura, preparando però con una breve doccia.

Fonte: HealthDesk, redazione, 13 gennaio 2019

A.L.I.Ce. Italia ODV

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