Luca Coletto, Presidente di AGENAS, esprime soddisfazione per la celere trasmissione dal Ministero della Salute alla Conferenza Stato-Regioni per l'accordo previsto sul Documento recante “Le linee guida per la revisione delle reti clinico assistenziali - reti tempo dipendenti”: cardiologica per l'emergenza, neonatologica e dei punti nascita, ictus e trauma, elaborato - come previsto dal DM 70 - dal tavolo Istituzionale, coordinato da AGENAS e composto da rappresentanti del Ministero della Salute e delle Regioni.
«Con l'accordo definitivo delle Regioni, doteremo il sistema sanitario di una road map con tutti i nodi e le relative connessioni delle reti tempo-dipendenti per assicurare una presa in carico del .,paziente che, per gravità e caratteristiche delle patologie, deve avvenire nei tempi giusti e nel luogo di cura più appropriato», dichiara il Presidente dell'AGENAS.
Connessione tra strutture ospedaliere secondo il modello Hub and Spoke, maggiore integrazione tra rete ospedaliera e servizi territoriali basata su specifici Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA), condivisione di team multidisciplinari e multiprofessionali, adeguatamente formati, nonché stretto e puntuale monitoraggio dei tempi dei passaggi di setting assistenziale: sono i punti nodali attraverso i quali si articolano le reti tempo dipendenti, delineate nelle Linee guida redatte dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
«Il documento, attraverso la definizione dei requisiti generali che devono essere presenti in tutte le reti tempo-dipendenti, consente, tra l'altro, di poter disporre di un'omogeneità dei modelli di rete, necessaria al monitoraggio dell'attivazione e dell'adeguatezza delle reti nelle realtà regionali». Afferma il Direttore Generale dell'AGENAS, Francesco Bevere: «Omogeneizzazione dei modelli di rete e attività di monitoraggio, dunque, affinché la risposta assistenziale ai bisogni di cure del paziente avvenga sempre in condizioni di appropriatezza, efficacia, efficienza, qualità e sicurezza, al Nord come al Sud».
Fonte Sole 24 Ore sanità, articolo di Agenas, 26 ottobre 2017