Sarcopenia e patologie cardiovascolari sono tra le principali cause di perdita di autosufficienza e un grande fattore di rischio di ospedalizzazione e decesso.
Il 14 maggio 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale a conclusione di un articolato iter istituzionale il Decreto legislativo 3 maggio 2024 n. 62 recante la definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole e della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato, attuativo della Legge delega in materia di disabilità (L. 227/2021).
Tra tempi di attesa insostenibili e difficoltà a sottoporsi a visite specialistiche valutate adeguate, gli italiani si dicono insoddisfatti del Servizio Sanitario Nazionale: quasi 9 su 10 ritengono che il principale problema è legato ai tempi di attesa per una prima visita (per 88% degli italiani si aspetta troppo), per esami diagnostici specifici o per esami di controllo (85%) e per le liste d’attesa per eventuali interventi chirurgici (84%).
Nel corso del 55° Congresso Nazionale di Cardiologia dell’Anmco, il più importante evento di Cardiologia in Italia, che si sta svolgendo a Rimini in questi giorni, sono stati presentati i risultati dello studio Bring-Up Prevenzione.
“Come A.L.I.Ce, l’unica associazione nazionale per la lotta all’ictus, siamo molto contenti di aver partecipato a un tavolo di confronto con Fnofi, la Federazione nazionale degli ordini dei fisioterapisti italiani. Una professione importantissima per tutti coloro che hanno avuto un ictus"
L’età anagrafica come oggetto di stigma e pregiudizio, come se l’essere anziani fosse di per sé un limite, una condizione invalidante, una differenza in termini negativi. Si chiama “ageismo” ed è un fenomeno non ancora messo a fuoco nel dibattito politico e culturale e che sembra inarrestabile.
Le conseguenze del cambiamento climatico preoccupano gli italiani anche quando si tratta di salute e di insorgenza dei piccoli disturbi.
La farmacia non si cambia. Il 53,3% degli intervistati con malattie croniche si rivolge sempre alla stessa struttura. Non solo per acquistare farmaci. Anche per misurarsi la pressione o eseguire analisi del sangue. In farmacia si può fare prevenzione come dimostra il progetto “Cuore di donne”
«Il Servizio sanitario nazionale, così come è organizzato oggi, appare formato da diverse isole, spesso non in coordinamento fra loro, dove il paziente può risultare spaesato. Il Pnrr e il Dm 77 in particolare offrono opportunità nuove, soprattutto grazie all’introduzione della sanità digitale e dell’IA, ma il rischio è che si introducano solo nuovi strumenti nell’attuale modo di funzionare del sistema, senza una visione complessiva necessaria».
Nel labirinto della cura: è la condizione in cui vivono i pazienti affetti da una patologia cronica o rara, ma anche i loro familiari e chi li assiste come caregiver.
L’Italia perde ancora terreno nella spesa sanitaria rispetto ai principali partner Ue (quelli ‘originari’ ante 1995) ed è sempre minore anche il vantaggio rispetto ai partner più recenti (post 1995): il livello della spesa italiana è distante dalla media UE del 32 per cento.
" La Conferenza delle Regioni ha approvato il riparto del Fondo 2023 per il sostegno e l'assistenza del caregiver familiare".
ndagare la disparità di genere nell’ambito della salute e della ricerca scientifica. È questo il tema su cui si focalizza la nona edizione del Libro bianco sulla salute della donna, realizzato da Fondazione Onda con il contributo incondizionato di Farmindustria, presentato oggi Senato in una conferenza stampa su iniziativa della senatrice Maria Domenica Castellone.
Un confronto tra ministero della Salute, istituzioni regionali, Istituto superiore di sanità e le principali società scientifiche del mondo cardio, cerebro e vascolare - Anmco, Gise, Sic e Sicve – per discutere dell’urgenza di avere un Piano nazionale per le Malattie Cardio, Cerebro e Vascolari.
Migliorare la vita dei pazienti ascoltando il loro punto di vista sull’esito di un trattamento. Su questo assunto si muove oggi il Gruppo PRO4All, con l’intento di implementare anche in Italia l’utilizzo dei dati raccolti direttamente dai pazienti nelle decisioni che riguardano la ricerca clinica e i percorsi regolatori dei farmaci.
La rinuncia alle cure tra gli over 65 in Italia è un problema significativo che richiede attenzione, un fenomeno che si è accentuato durante la pandemia di COVID-19 e che nel biennio 2021-2022 secondo la stima della sorveglianza Passi d’Argento dell’Iss, ha coinvolto oltre 3 milioni di anziani.
Due italiani su dieci soffrono di dolore cronico. Sono 9,8 milioni gli italiani che soffrono di dolore cronico di intensità moderata o severa. Corrispondono al 19,7% degli italiani maggiorenni: due su dieci.
Il Servizio sanitario nazionale sta vivendo uno dei momenti più delicati della sua storia. È quindi necessario e indispensabile ripensare le politiche sanitarie e quelle regolatorie in modo da guidare l’innovazione, assicurarsi la sostenibilità del sistema e garantire l’aderenza terapeutica: in poche parole, essere al fianco del paziente.