Always there to care: sempre lì, vicini al paziente, pronti a curare e a prendersi cura.
Sedia a rotelle, apparecchi per l’udito, app per la comunicazione. Un rapporto dell’Oms e dell’Unicef mostra che se nei Paesi ricchi il 90% dei cittadini ha accesso agli ausili, in quelli poveri la percentuale scende al 3%
Gli italiani si informano sempre più sulla salute e la prevenzione e molti lo fanno on line. È quanto emerge da una ricerca dell'Istituto Ipsos presentata nell'ambito di Cosmofarma “Incontri Riavvicinati”, la fiera leader nel settore dell'Healthcare, Beauty care e servizi legati alla farmacia, che si è chiusa ieri, 15 maggio, alla Fiera di Bologna.
Poco più della metà (51%) degli italiani intervistati si avvale di ausili nella vita di tutti i giorni. Al primo posto, nella graduatoria dei 20 ausili più adoperati, si trovano quelli per la vista (usati dal 47% del totale del campione e dal 92% degli utenti), poi gli ausili per la mobilità (11%), quelli per le difficoltà cognitive (7%), per i problemi di udito (5%), per le difficoltà della vita quotidiana (4%) e per quelle nella comunicazione (0,9%).
Pubblicato un documento informativo che fornisce indicazioni ai cittadini che contiene le indicazioni su come riconoscere l’insorgenza dei segni e dei sintomi dell’ictus e dell’attacco ischemico transitorio (TIA) e sulle azioni da intraprendere tempestivamente quando si sospetta un ictus o un TIA.
Il caregiver è la persona che assiste e si prende cura del coniuge, del convivente di fatto, di un familiare o di un affine riconosciuto invalido. Ecco cosa dice la legge italiana e tutte le agevolazioni in merito
Presentazione Rapporto civico sulla salute 2022
Arrivano sul tavolo delle Regioni sia le indicazioni tecniche che un decreto con cui vengono indicati i target da raggiungere per ottenere le risorse (in totale 610 mln). Ma il nuovo FSE non sarà utile solo per i cittadini: i medici potranno accedere ed utilizzare i dati clinici degli assistiti e condividere le informazioni e consultarsi con altri professionisti. I farmacisti potranno consultare in tempo reale il foglio informativo della terapia e verificare la terapia erogata al paziente. Ma pure gli infermieri gli altri Professionisti Sanitari potranno accedere ai dati clinici degli assistiti che seguono.
Una giornata di confronto ispirata dal Quaderno n. 36 di Quotidiano Sanità per fare il punto sul Pnrr e su tutti gli atti collegati, dal DM71 al Piano nazionale cronicità. Ospiti del National Summit promosso da Sics sono stati Pisanti (consulente Ministero della Salute), Natale (Your Business Partner), Cosso (Cittadinanzattiva), Verì (Regione Abruzzo), Razza (Regione Sicilia), Avaltroni (Galapagos), le senatrici Boldrini e Rizzotti e l’onorevole Carnevali, Petralia (Fiaso), Pani (Sifo) e Volpe (Card).
Gli italiani sono bocciati in prevenzione. Secondo una recente indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute in collaborazione con Nomisma, solo un italiano su tre (33%) esegue controlli regolarmente per monitorare il proprio stato di salute.
Strade diverse quelle adottate dai sei Paesi europei come rilevato in uno studio di Agenas. Il Mmg ha un ruolo primario, affiancato spesso dagli infermieri ma tutti puntano allo sviluppo di équipe multiprofessionali e multidisciplinari. Nessun modello sembra risentire delle modalità contrattuali. In ogni caso solo in Spagna i Mmg sono dipendenti pubblici. A rapporto dipendente anche in Svezia ma sia pubblici che privati. Negli altri Stati sistema misto: liberi professionisti o dipendenti di strutture multidisciplinari come in Francia e Gran Bretagna, ma con modalità di ingaggio differenti
1 su 3 ammette di dimenticarne spesso l’assunzione. I dati diffusi alla vigilia della Giornata Nazionale per l’Aderenza alle Terapie. Selvi: “Aderenza è battaglia che non si può perdere: promuovere strumenti e interventi per migliorarla”
Per i promotori si tratta di "uno strumento per monitorare l’equa accessibilità ai servizi erogati dal Sistema sanitario nazionale". Dal primo monitoraggio, tra le altre cose, è emersa l’urgenza di un dialogo tra livello centrale e periferico volto a individuare modalità condivise per rilevare e rendere accessibili e utilizzabili i dati, per garantire da un lato ai cittadini il diritto a essere correttamente informati, dall’altro alle istituzioni di migliorare il sistema di accesso alle cure.
I numeri di pazienti con obesità e sovrappeso sono crescenti, con conseguenti rischi metabolici, cardiovascolari, nefrologici. Per questo la Simg lancia un messaggio ai medici di famiglia: “Sviluppiamo una comunicazione efficace sui benefici dell’attività fisica sia sulle specifiche patologie metaboliche, che sul benessere generale”
La scoperta frutto di uno studio coordinato dall’Università Cattolica, campus di Roma insieme con l’IRCCS San Raffaele. La ricerca su modelli animali pubblicata sulla rivista Stroke apre la strada a nuovi interventi di riabilitazione da intraprendere subito dopo il danno, per minimizzare la disabilità post-ictus.
Il Piano Nazionale della Cronicità risulta, nella maggior parte dei territori, profondamente disatteso generando non poche disuguaglianze, a partire dalle diverse tempistiche con cui le Regioni recepiscono il Piano medesimo.